domenica 7 giugno 2009

Loice


Alcuni giorni fa abbiamo portato la piccola Loice in ospedale con 40 di temperatura. Ha la tubercolosi, come la madre. La notizia è stata un duro colpo, anche perché forte era la consapevolezza di come la madre stia buttando via la sua vita e quella della piccola rifiutando di curarsi. Il giorno successivo però un piccolo spiraglio sembra essersi aperto: ci siamo incontrati con Jane, Ester (la cognata che oltre a crescere da sola tre figli si sta prendendo cura di Jane, Loice e il fratello Kimani, di 8 anni) e il Chief del villaggio. Jane sembra aver iniziato a capire che se vuole essere aiutata deve prendersi cura di se’ e dei suoi figli. Le abbiamo dato uno store di plastica per mettere in ordine tutti i farmaci, che erano sparsi per terra in casa. Si è subito messa al lavoro. Mi ha anche mostrato le medicine che sta prendendo e mi ha detto il dosaggio che assume. Le abbiamo detto chiaramente che, se ci dimostrerà che lo sta facendo, allora noi continueremo ad aiutarli.
Nel frattempo siamo felici di dirvi che da domani Kimani potrà tornare a scuola: gli abbiamo comprato l’uniforme (senza la quale non gli era permesso andarci) e uno zainetto con le matite. Lui è stato felice della notizia, ed anche noi.
Ecco Jane, la piccola Loice, e Kimani.


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